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Troppo Facebook sul lavoro. Scatta l'assenteismo 'virtuale'

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L'abuso di social network da parte dei lavoratori è sempre di più nel mirino delle aziende, costrette a bloccare alla fonte l'accesso per evitare problemi di sicurezza e critiche, diffuse in internet.

L'utilizzo di Facebook sul posto di lavoro è aumentato e per chi esagera scatta l’assenteismo virtuale. "Una sanzione sempre più diffusa nelle aziende", scrive il Sole 24 Ore, “che potrà avere conseguenze disciplinari più o meno gravi a seconda della quantità di tempo sottratto al lavoro, della sistematicità del comportamento e delle concrete circostanze del caso”.

Anche la sicurezza del sistema aziendale è coinvolta nell’utilizzo dei social network dal posto di lavoro. Alcuni datori di lavoro affrontano il problema razionando i tempi, altri bloccando a monte l’accesso, con un intervento sul sistema. Il blocco del sistema, misura impopolare, è considerato comunque preferibile dal Garante della Privacy, perché il datore di lavoro ha la giusta facoltà di controllare a posteriori l’uso dei social network da parte dei lavoratori.

Un altro aspetto non secondario, è che la diffusione di commenti negativi sul proprio datore di lavoro o di informazioni riservate sull’attività aziendale è passibile persino di licenziamento. La Cassazione, al riguardo, ha più volte affermato che il diritto di critica del lavoratore è sottoposto a peculiari limiti in considerazione degli obblighi di collaborazione e fedeltà che gravano sul dipendente.

Infine, un'altra pratica assai diffusa da parte delle aziende è di compiere indagini pre-assuntive sui candidati utilizzando Facebook: ciò non è permesso  dal momento che viola l’articolo 8 dello Statuto dei Lavoratori ed è sanzionata penalmente.

Fonte : www.ilsole24ore.com

 

Casi di studio : 4 Maggio 2011 - Utilizzo di Facebook in Comune: Indagati
 

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